venerdì 13 novembre 2009

Il salvabile non è stato salvato



Feste di piazza
Le carte colorate
Gli sguardi sempre ben disposti
A dolci ed aranciate
I capi in testa
Con i distintivi sfavillanti
Si sbracciano come dannati
Solo per sentirsi piu' importanti
Sale sul palco
Il numero 24 dalla lista
Che per far pressa sulla folla
Continua a ripetere
E' ora di finirla adesso basta!
Tutti d'accordo
E si puo' andare avanti
E come previsto dal programma
Arrivano i cantanti
Adesso e' il turno
Di quello un po' introverso
Che mentre si esibisce stancamente
Pensa che e' solo tempo perso
E tutto a un tratto
Arriva l'attrazione
La gente applaude nervosamente
Per mascherare un po' di delusione
Tutto e' finito
Si smonta il palco in fretta
Perche' anche l'ultimo degli addetti ai lavori
Ci ha a casa qualcuno che l'aspetta
Restano sparsi
Disordinatamente
I vuoti a perdere mentali
Abbandonati dalla gente
Dalla gente
Abbandonati dalla gente....

Ho voluto riprendere il testo di questa grande canzone di Edoardo Bennato perchè penso che il ritratto dell'Italia di 35 anni fa sia purtroppo per molti aspetti ancora attuale.L'unica differenza è che sono aumentati in maniera esponenziale i vuoti a perdere mentali delle persone.

12 commenti:

Disco Boomer ha detto...

Questa canzone, come altre di Bennato oltre a descrivere l'Italia di quegli anni, sono state anche profetiche. Purtroppo. Vedi pure "Ma che bella città".

Euterpe ha detto...

@ harmonica
vorrei che diventasse profetica In Prigione In Prigione per chi dico io....

Lucien ha detto...

Pensate ad "Affacciati Affacciati". Oggi per un testo del genere ci sarebbe il pandemonio, con tanto di interrogazioni parlamentari e scomuniche varie. Negli anni '70 era quasi normale amministrazione.

Euterpe ha detto...

@ lucien
si ti immagini se qualcuno osasse dire al Papa tanto sono 2000 anni che stai a guardare?

DiamondDog ha detto...

Io amo Edoardo Bennato, almeno fino a Sono solo canzonette.
Qualsiasi mio commento non sarebbe oggettivo ma nei testi di Edoardo c'era l'Italia di ieri di oggi e speriamo non di domani.
Un altro testo da remember, oltre a quello splendido di sopra: In fila per tre.

Euterpe ha detto...

@ diamond dog
in effetti dopo sono solo canzonette non si è più ripetuto a quei livelli.Ricordo molto bene in fila per tre dall'album i buoni e i cattivi satira sull'educazione scolastica.

il Russo ha detto...

Il ritratto è ancora attuale eccome, anzi, a dire il vero forse è addirittura roseo rispetto al presente...

Alberto ha detto...

"Con i distintivi sfavillanti
Si sbracciano come dannati
Solo per sentirsi più importanti"

Solo che adesso al posto di sbracciarsi dal palco si sbracciano dalla televisione, ed è molto peggio.

Euterpe ha detto...

@ alberto
purtroppo non posso che convenire con te.

Qually ha detto...

Apprezzo molto la musica di Eduardo Bennato. Il menestrello della canzone italiana!

Anonimo ha detto...

........e sempre in fila per tre,
marciate tutti con me.......
noi siamo i buoni e perciò
abbiamo sempre ragione...
andiamo dritti verso la goria....

Maurizio Pratelli ha detto...

era avanti Bennato, eccome. L'Italia no....