lunedì 9 novembre 2009

Fu vera gloria?



Nonostante nel titolo del post sia citata un'ode di manzoniana memoria non vi voglio riportare al 5 maggio 1821 ma bensì al 22 giugno 1974.
Per l'ultima giornata del girone eliminatorio della fase finale dei Campionati del Mondo di calcio che quell'anno si svolsero nella Germania Federale,allo stadio di Amburgo,si sfidarono le rappresentative delle 2 Germanie.Il risultato finale di 1 a 0 per i tedeschi dell'Est valicò prevedibilmente quelli che erano i significati di un semplice avvenimento sportivo.Nello scontro ideologico tra 2 modi opposti di intendere il mondo, il gol di Jurgen Sparwasser ,a poco più di 10 minuti dalla fine, parve segnare un punto a favore del blocco comunista.L'autore della rete divenne all'istante l'eroe di tutti i proletari che vedevano in quella vittoria l'inizio della riscossa sul Capitalismo.In realtà quella partita può essere tranquillamente considerata come uno dei tanti tarocchi della storia del calcio,in quanto alla Germania Ovest conveniva perdere quell'incontro e difatti così facendo evitò in un colpo solo un secondo girone molto rischioso vista la presenza di Brasile Argentina ed Olanda,vero e proprio spauracchio di quell'edizione.
Risultato di tutto ciò fu che la Germania Ovest si qualificò con una certa tranquillità per la finale e vinse il titolo contro l'Olanda,mentre la Germania Est terminò stritolata in un girone troppo difficile.
Dovere di cronaca esige che si ricordi che l'eroe "comunista" Sparwasser dopo alcuni tentativi bloccati dalla burocrazia del suo paese riuscì alla fine a fuggire a Ovest nell'88.
Ho voluto parlarvi di questa vicenda proprio oggi che si celebra il ventennale della caduta del Muro di Berlino perchè mi hanno molto colpito le dichiarazioni rilasciate da Jurgen Sparwasser a riguardo di quell'evento e che vi voglio riportare integralmente :"...Mi aspettavo qualcosa di più per l'Est.E'stato distrutto,per soldi,tutto quanto era DDR,senza capire di salvare la parte buona : l'educazione scolastica e sportiva,la solidarietà sociale.Volevamo la libertà e la meritavamo : non so se tutti oggi siano veramente felici."

8 commenti:

il Russo ha detto...

La storia sportiva è piena di incontri dall'alto valore simbolico, da medaglieri che servivano ad affermare la propria superiorità (vedi i regimi fasscista italiano con il calcio, quello nazista con le olimpiadi di Berlino e lo smacco di Owens), Argentina - Inghilterra con Diego che "vendicò" la sconfitta bellica per un isolotto idiota, le partite di baseball fra Cuba e gli Usa e chi più ne ha più ne metta.
Non mi stupisco però per le dichiarazioni di Sparwasser: il crollo del muro fu per quelli come la possibilità di un mondo migliore, invece vide fondamentalmente propagarsi ad est i vizi occidentali, senza però portarne realmente i benefici di democrazia e dignità di vita che erano attesi, negando al contrario tutte le positività che il regime nel pubblico aveva imposto.
Va così, è una fase della Storia, purtroppo lo sport è una metafora della vita, anche parlando di una partita truccata...

riccardo uccheddu ha detto...

Sottoscrivo senz'altro il parere del Russo.
Del resto, già alcuni anni dopo la caduta del Muro, l'ex-dissidente della Ddr Wolf Biermann (nel libro "Il coniglio divora il serpente") rilevava come sul piano dei diritti, del lavoro ecc. i cittadini appunto tedesco-orientali fossero stati truffati.
La stessa unificazione, è così sembrata loro più che altro un'annessione.
Naturalmente nessuno rimpiange il Muro, questo è ovvio.

Disco Boomer ha detto...

Avresti dovuto vedere i salti di gioia di mio nonno, comunista incallito, al gol di sparwasser.

Euterpe ha detto...

@ harmonica
ti assicuro che non è stato il solo....

Anonimo ha detto...

Post molto interessante.
La stessa Merkel comunque oggi parla di riunificazione incompiuta. La domanda è: che aspettano?

Mr Montag

giardigno65 ha detto...

comunque i tedeschi federali recitarono benissimo la sconfitta ! Lo sai che ognio tanto propongono quelle partite su SKY ESPN ? Vedere quell'Olanda è ancora un sogno ...

riccardo uccheddu ha detto...

@ giardigno65: hai piena, assoluta ed incommensurabile ragione!
Quell'Olanda, coi vari Cruijff, Neeskens, Krol ecc. è stata ARTE, non calcio.
Rock 'n roll, non sport.

Euterpe ha detto...

@ giardigno 65 e riccardo
credo che in quei giorni siamo tutti stati innamorati della squadra olandese,non so quante altre nazionali nel corso della storia abbiano saputo attirarsi tante simpatie come quella compagine