lunedì 27 maggio 2013

Chi ne esce meglio ?

Nelle ultime settimane si stanno registrando diversi ritorni di grandi personaggi del passato, alcune uscite erano abbastanza prevedibili altre invece decisamente meno. La più pronosticabile è sicuramente quella di Rod Stewart che torna con l'album Time da cui vi proprongo ad inizio post la ballad She makes me happy dal vago sapore irlandese. Qui sotto spazio invece al nuovo album di Alison Moyet dal titolo Ten Minutes da cui possiamo ascoltare il primo estratto dal titolo When I was your girl. Per concludere la novità senza dubbio più sorprendente è quella di Agnetha Faltskog, la biondina degli Abba, che rompe un silenzio atavico con un nuovo disco da cui potete ascoltare a fine post il nuovo singolo When you really loved someone. Dopo gli ascolti sarebbe interessante sapere chi secondo voi ne esce meglio tra questi 3 dinosauri del pop mondiale. Io una mezza idea ce l'ho ma per adesso me la tengo per me. Aspetto i vostri pareri

venerdì 24 maggio 2013

Pop crepuscolare

La mia occupazione mi porta a trascorrere diverso tempo in auto e a rientrare a casa in tarda serata, ovviamente la musica è la principale compagna dei miei spostamenti ed a seconda dell'orario e del mio umore cambia la colonna sonora selezionata. Negli ultimi tempi le compilations anni 70 la stanno facendo da padrone. Ad inizio post trovate uno dei brani che maggiormente incontrano i miei favori, si tratta di Diamond Girl dei Seals and Crofts un duo particolarmente in auge tra il 73 ed il 76 ed il brano selezionato è la loro hit di maggior successo dopo Summer Breeze. Qui sotto potete invece ascoltare Strange way dei Firefall del 1978, con sonorità che ricordano gli Eagles ed i Poco. Per concludere questa breve riscoperta di gemme semisconosciute vi propongo a termine post Jackie Blue degli Ozark Mountain Daredevils una band di suothern-rock in voga in quegli anni.Lo so che può sembrare patetico ma dopo il tramonto queste sonorità trasformano il mio autoveicolo in una Pontiac o in una Buick e le strade della Brianza diventano come la Ventura Highway, peccato che non ci siano i venti di Santa Ana a completare questo nostalgico e crepuscolare quadretto!

giovedì 23 maggio 2013

Top Country Girls

Fra le mie varie passioni musicali non poteva mancare la Country music americana. I primi sintomi si erano manifestati negli anni 80 quando mi ero invaghito di alcune canzoni di John Denver, ma la vera e propria febbre si scatenò ad inizio anni 90 grazie ad artisti del calibro di Garth Brooks, Alan Jackson o Wynonna Judd.Oggi per questioni di tempo e denaro seguo molto meno la scena country americana di quanto non abbia fatto fino a 10 anni fa, nonostante questo ogni tanto mi diletto a guardare le canzoni e gli interpreti più popolari nel genere oltre Oceano. Negli ultimi è indiscutibile che le 2 regine della musica dei Cowboys siano state la texana Miranda Lambert che potete ascoltare ad inizio post con il suo ultimo singolo Mama's broken heart e Carrie Underwood che invece potete ascoltare a fine post con Blown Away. Miranda Lambert oltre alla carriera solista ha intrapreso 2 anni fa anche un progetto di all female band ed insieme ad Ashley Monroe ed Angaleena Presley ha formato le Pistol Annies di cui potete ascoltare il nuovo singolo Hush Hush dal loro secondo album che è stato appena pubblicato. Carrie Underwood non è texana ma è originaria dell'Oklahoma come un'altra grandissima del Country americano : Reba Mac Entire. Carrie tra l'altro è un prodotto dei talent show avendo vinto nel 2004 American Idol e forse questa sua anima pop la si riscontra anche in alcuni suoi brani che ad un primo ascolto posso suonare un po' meno campagnoli di quanto dovrebbero essere.

venerdì 17 maggio 2013

EUROVISION 2013 - Malmo

Quest'anno,PURTOPPO, per sopraggiunti impegni lavorativi, mi sono persa la prima semifinale dell'Eurovision Song Contest (che per me resterà sempre l'EUROFESTIVAL) andata in onda su rai5 martedì scorso. Ieri sera quindi mi sono affidata alla Rete e mi sono gustata appieno la seconda semifinale in streaming.Essendo io una fanatica dell'ESC, avevo già "studiato" da tempo le canzoni in gara guardando i video su YouTube non appena veniva annunciato dai vari Paesi l'artista che li avrebbe rappresentati alla Competizione in Terra Svedese.Quest'anno non ero particolarmente entusiasta dei pezzi in gara...ma ieri sera lo show è stata una rivelazione.E' accaduto l'esatto contrario di quello che solitamente mi capita quando seguo il Festival di Sanremo:le esibizioni live mi sono piaciute molto di più delle versioni da studio.Tanto che ho deciso di guardare in differita streaming anche la prima semifinale. In trepidante attesa per la finale di domani sera, e non avendo ancora visto la prima semifinale, designo le due canzoni che più mi sono piaciute....anche se la scelta non è affatto semplice;una è riuscita ad accaparrarsi la finale mentre l'altra è inspiegabilmente rimasta fuori dai giochi! Forza Armenia ;) Alla prossima Bulgaria :(

giovedì 16 maggio 2013

Il dito cattivo di Joe



Sono figlio musicalmente degli anni 80 e devo a quel periodo la mia formazione cosciente, naturalmente anche gli anni 70 ( essendo io del 66 ) sono stati fondamentali per la mia preparazione musicale ma, per ovvi motivi anagrafici in maniera meno consapevole. E' dunque abbastanza intuibile che la decade degli 80 è quella di cui ho maggiori ricordi e più profonda conoscenza, ragione per cui , come diversi miei coetanei, ho apprezzato moltissimi protagonisti di quel periodo tra i quali anche Joe Jackson ed il suo bellissimo album Night and day del 1982. Tra i pezzi che ebbero maggior successo di quel disco di più di 30 anni fa c'era sicuramente Breaking us in two che potete ascoltare nella clip a fine post. Casualmente qualche giorno fa mi sono imbattuto in un pezzo che non conoscevo del 1971 dei Badfinger dal titolo Day after Day( che potete ascoltare ad inizio post ). Ho rapidamente indagato ed ho scoperto che George Harrison ha collaborato in prima persona alla stesura ed alla produzione di questo brano . Visto che i 2 incipit sono molto simili ho verificato che anche tramite Joe Jackson ed in maniera del tutto inconsapevole  dipendo davvero da qualsiasi sonorità che rimandi in qualche modo ai Beatles.



lunedì 13 maggio 2013

Quello che non ho e quello che ho

Diciamoci la verità, la tecnologia applicata alla passione per la musica ci ha viziato un po' troppo.
Nel mio caso ( quasi disperato ) il problema è che, essendomi abituato ad un download quasi compulsivo, appena capita che qualcosa che mi piace o mi interessa non sia disponibile in rete immediatamente mi innervosisco e faccio i capricci perchè come sempre la cosa che non si ha è migliore di tutte quelle che già si possiedono. Tutto questo preambolo è per introdurre l'argomento musicale del giorno, si tratta di 2 novità, la prima che potete ascoltare qua sotto è l'album di debutto di Natalie Maines. Natalie è stata per anni la lead vocal delle Dixie Chicks. trio di Country al femminile, che circa 13/14 anni fa dominava le classifiche americane ma che in seguito ad un incidente diplomatico con il presidente Bush venne bandito dalle radio americane. Oggi Natalie ha smesso gli abiti della Country singer e si dedica a qualcosa di più rock come testimoniato dal primo singolo Without you estratto dall'album Mother che ho già ascoltato e che consiglio vivamente a tutti gli amanti del Roots Rock.



Seconda proposta è il nuovo album di una cantautrice inglese che risponde al nome di Laura Marling di cui mi ero innamorato ai tempi di I speak because I can ed oggi rieccola con il primo singolo Master Hunter dal nuovo album Once I was an eagle che nonostante gli sforzi non sono ancora riuscito a procurarmi e che dunque sto già immaginando come uno dei dischi più belli del decennio. Ad onor del vero il disco esce ufficialmente a fine mese ma sapete com'è quando ci si abitua male è difficile tornare indietro.

lunedì 6 maggio 2013

Una novità di successo ed un' altra no



Ormai è inutile dire che parleremo di nuove proposte dell'Universo Indie, visto che parrebbe esistere solo quello. A prescindere comunque da questa scontata osservazione, vorrei attirare la vostra attenzione su 2 prodotti di provenienza britannica : il primo lo potete ascoltare ad inizio post, si tratta di Let Her go di Passenger, nome d'arte dietro il quale si nasconde il cantante Mike Rosenberg già leader di una band che portava lo stesso nome ma di cui  Mike si è impossessato anche per la sua carriera solista.
A fine post invece ho inserito il brano Cuckoo di Rose and the Howling North, band originaria di Leeds e capitanata dalla vocalist Rosie Doonan.
Curioso il fatto che mentre nel primo caso ci troviamo di fronte ad una hit da top 10 nella classifica inglese, nel secondo caso ( che poi sarebbe quella che mi piace di più ) al momento siamo ancora solo al passaparola, nonostante un clip curato ed una interprete brava ed avvenente.
Chi ha ragione? Solo il tempo lo dirà.