lunedì 24 giugno 2013

Cantautori nel 91



Per motivi che sarebbe troppo lungo spiegare il 1991 è l'anno che, dal punto di vista delle uscite discografiche, conosco meglio di qualsiasi altro. Questo non vuol dire che lo ritenga l'anno con la miglior musica di sempre ma semplicemente un periodo di cui conosco molte produzioni "minori" che qualitativamente vale la pena ricordare. Oggi volevo ricordare tre cantautori che caratterizzarono quel mio anno musicale. Ad inizio post ho inserito un cantautore irlandese : Paul Brady , che nel 1991 pubblicò l'album Trick or Treat con la produzione di Gary Katz ( Steely Dan ) e l'apporto di grandi musicisti come Jeff Porcaro David Paich ( Toto ) e Mike Landau, la canzone selezionata è Soul child e per chi ama un certo genere si tratta davvero di una chicca.



Rimanendo sempre nello stesso anno ci spostiamo a New York dove è nato Billy Falcon che, dopo aver collaborato con Jon Bon Jovi l'anno prima, dà alle stampe l'unico album della sua carriera con un significativo riscontro di pubblico, il disco in questione è Pretty blue world ed il brano scelto è Power Windows che raggiunse addirittura la Top 40 di BillBoard.



In conclusione un autore originario di Seattle con una storia piuttosto curiosa che lo porterà, dopo aver assaggiato un minimo di successo mainstream, a fondare un etichetta propria e a produrre e distribuire dischi solo nello Stato di residenza ( Washington ). L'artista in questione è Michael Tomlinson e dall'album Living things vi propongo quello che a mio parere è il brano migliore dal titolo Angelinos.
Non so se conoscevate già questi cantautori, mi auguro per lo meno che ne possiate apprezzare le capacità anche dopo tutto questo tempo.

mercoledì 19 giugno 2013

Le sorelle dell'anima


 Tra le mie recenti scoperte musicali vi sono 2 artiste di chiare radici musicali soul : la prima si chiama Valerie June , sponsorizzata dai Black keys, è americana ed è sicuramente vicina a sonorità Folk-Blues, ad inzio post vi propongo quella che è la mia canzone preferita di questi ultimi giorni dal titolo Working woman's blues. La seconda invece è inglese e si chiama Laura Mvula, il suo stile è sicuramente più R'n'B, perchè di Folk non ha davvero nulla. Uno dei Soloni della critica musicale italiana, Alessio Bertallot, l'ha definita un' outsider, anche se faccio fatica a capirne il motivo. A prescindere da ciò vi propongo qua sotto il suo primo estratto ,dall'album di debutto, intitolato Green Garden.
 Per darvi un'idea un po' più completa delle due artiste in questione inserisco a fine post altri 2 clip, e più precisamente vi propongo You can't be told di Valerie June, che spiega perchè i Black Keys abbiamo deciso di appoggiarla, e per concludere That's alright di Laura Mvula. Spero che le possiate apprezzare .

sabato 15 giugno 2013

Arriva il Barbarossa ( e anche un po' grigia )

La maggior parte di voi conosce Glen Hansard per aver fatto parte del duo Swell Season ed essere stato il protagonista del film Once. Molti meno sanno che giovanissimo Glen era stato uno dei protagonisti del bellissimo film irlandese The Commitments. Devo ammettere che gli Swell Season li ho sempre trovati pallosini e che Once non l'ho mai visto, però sto apprezzando l'album solista di Glen dal titolo Rhythm and Repose dell'anno scorso di cui potete ascoltare il primo singolo ad inizio post. Benchè alcuni brani di questo lavoro sembrino venire da vecchi Lp di Cat Stevens , il prodotto mi piace, tanto che, se dovesse piacere anche a voi, perchè non considerare l'opportunità di vederlo dal vivo al Carroponte di Sesto San Giovanni Sabato 6 Luglio?

sabato 8 giugno 2013

Poche idee e confuse

Eravamo nel bel mezzo degli anni 80 e la mia passione per la musica mi aveva trasformato in una carta assorbente che tratteneva qualsiasi proposta musicale anche se in maniera, molte volte, inconsapevole. Benchè prediligessi il rock americano da Fm ( Journey, Styx Foreigner e soci ) DJ Television mi inculcava modelli decisamente più British che, anche se non mi facevano impazzire,ascoltavo volentieri. Per la maggior parte si trattava di one hit wonders, o giù di lì, quindi ho una giustificazione parziale al fatto che nel corso degli anni mi sono reso conto di aver fatto una grande confusione tra gruppi e brani eseguiti. Nel post di oggi volevo ricordare i Lotus Eaters gli Psychedelic Furs,i Flock of Seagulls ed i Fiction Factory. Ad inizio post trovate The first picture of you qui sopra spazio invece a Heaven, qui sotto The more you live the more you love e a fine post Feels like heaven. A tuttoggi non so spiegarmi il perchè li confondessi tra di loro, probabilmente sarà perchè il sound è abbastanza simile, hanno tutti nomi doppi ,ci sono molte effe e molte esse nei nomi delle band e la parola Heaven viene ripetuta spesso. La spiegazione più plausibile è che sicuramente non sono personaggi che hanno cambiato il corso della storia e qui da noi sono comunque stati un fenomeno di nicchia.E' però curioso che li apprezzi molto di più oggi che allora.

mercoledì 5 giugno 2013

Gli editori dei Pearl Jam

Ho scoperto il gruppo inglese degli Editors nel 2009 grazie al singolo Papillon ed all'Album In this light and on this evening. Le sonorità di quel lavoro rimandavano alla New Wave britannica dei primi anni 80 anche se i loro 2 precedenti lavori erano, se mi passate il termine, più rock e meno elettronici. Da poco tempo è uscito il nuovo album The weight of your love, che ho già scaricato ma non ancora ascoltato, la cosa che però mi ha colpito è stato il primo singolo estratto dal titolo A ton of love che potete ascoltare ad inizio post. A prescindere dalla voce del cantante che è un po' diversa da quella di Eddie Vedder l'inciso della canzone sembrerebbe uscire da un qualche album del passato dei Pearl Jam. Oppure mi sto sbagliando?