Ecco la mia prima classifica riassuntiva di fine anno.
Oggi mi dedico ai miei primi 10 singoli Rock dell'anno.Non stupitevi troppo se vi troverete canzoni piuttosto distanti tra loro ma il mio concetto di Rock'n'Roll va da John Denver agli Slayer.Come già detto per i films del decennio questi sono solo i miei gusti e nulla più,aggiungo che ho considerato solo brani usciti come singoli e per completezza d'informazione più avanti ne stilerò una sulle canzoni che invece sono rimaste intrappolate negli albums di origine.
1) Check my brain - Alice in chains
2) Underdog - Kasabian
3) Moonlanding - Sirten Hoyem
4) Beyond here lies nothing - Bob Dylan
5) Rite of passage - Dream Theater
6) Kingdom of Rust - Doves
7) I'm on a train - Drive like Maria
8) Tear the place up - Skunk Anansie
9) Broke down on the brazos - Gov't Mule
10)Crawl - Kings of Leon
Nei tre files musicali potete ascoltare nell'ordine dall'alto verso il basso : Alice in Chains,Drive like Maria e Sirten Hoyem.
lunedì 30 novembre 2009
venerdì 27 novembre 2009
A casa tutti bene?
Sta per uscire negli Stati Uniti per la regia di Jason Kirk Everybody's fine,film di cui è protagonista Robert De Niro.In realtà si tratta del remake a stelle e strisce di Stanno tutti bene di Tornatore con protagonista Marcello Mastroianni.Il motivo del mio interesse è però suscitato da una delle canzoni che ne compongono la colonna sonora : I want to come home ,che potete ascoltare all'inizio del post,scritta ed interpretata da Paul McCartney.Niente di nuovo,Paul ne ha scritte decine di canzoni come questa ma è pur sempre una canzone del Macca e io di quest'uomo non parlerò mai male neanche sotto tortura,anche solamente per l'eterna gratitudine musicale che mi lega indissolubilmente a lui.Tra l'altro benchè stia per uscire un nuovo doppio live registrato a New York, questo brano è l'unico inedito per quest'anno di Sir Paul e naturalmente non è compreso nel nuovo disco.
mercoledì 25 novembre 2009
Un quarto di secolo fa
Celebrazione in tempo reale del 25° anniversario di Do they know it's Christmas?
Erano infatti le 23 ,ora di Londra del 25 novembre 1984, quando nello studio di registrazione di Trevor Horn,messo a disposizione gratuitamente per 24 ore ,terminava l'incisione di questo brano scritto da Bob Geldof e Midge Ure.
Per l'occasione era stato riunito quasi tutto il meglio della musica pop d'oltremanica sotto il nome di Band Aid,un progetto che avrebbe stimolato qualche mese dopo il gemello americano U.S.A. for Africa e che sarebbe sfociato nel luglio dell'85 nell'evento globale Live Aid con i 2 concerti fiume di Wembley e Philadelphia.Per i collezionisti di vinile assolutamente imperdibile il 45 giri originale dell'epoca con incisa sulla side B del singolo una serie di auguri da parte dei protagonisti tra cui spiccavano il discorsetto di David Bowie e la mitica frase da vero farmer delle Highlands scozzesi di Stuart Adamson ( Big Country ):"Feed the people ,stay alive!".
I miei 10 films del Decennio-2° tempo
Raccolgo il guanto di sfida dell'altra metà dell'orecchio e stilo la classifica dei miei lungometraggi preferiti del primo decennio del nuovo secolo.
1. Alta Fedeltà (2000)
2. Once (2006)
3. Across The Universe (2007)
4. Prima Che Sia Notte (2000)
5. L'età Barbarica (2007)
6. I Love Radio ROck (2009)
7. Into The Wild (2007)
8. Frida (2002)
9. La Sposa Turca (2004)
10.Un Tocco DI Zenzero (2005)
1. Alta Fedeltà (2000)
2. Once (2006)
3. Across The Universe (2007)
4. Prima Che Sia Notte (2000)
5. L'età Barbarica (2007)
6. I Love Radio ROck (2009)
7. Into The Wild (2007)
8. Frida (2002)
9. La Sposa Turca (2004)
10.Un Tocco DI Zenzero (2005)
martedì 24 novembre 2009
I miei 10 films del Decennio
Nell'attesa che la metà femminile dell'Orecchio pubblichi la sua classifica,ne approfitto per rompere gli indugi e presentarvi la mia personalissima selezione dei miei lungometraggi preferiti del primo decennio del nuovo secolo.
Premetto che non sono un critico cinematografico ma solo un appassionato e peraltro di tecnica di ripresa e di fotografia non ci capisco nulla quindi le mie scelte sono esclusivamente motivate dai contenuti offerti dalle varie pellicole.
Va da sè che non c'è alcuna pretesa di attribuire un valore universale a questa mia classifica che rispecchia solo quello che piace a me e nient'altro.
1) Dancer in the dark ( 2000 )
2) Il ritorno ( 2003 )
3) Un film parlato ( 2004 )
4) Goodbye Lenin ( 2003 )
5) Alta fedeltà ( 2000 )
6) Almost famous ( 2000 )
7) Mare Dentro ( 2004 )
8) La vita è un miracolo ( 2004 )
9) I love Radio Rock ( 2009 )
10)Babel ( 2006 )
Mi rendo conto che il podio è un po' da suicidio ma per quasto decennio va così.
lunedì 23 novembre 2009
Tra il Tg della notte e l'alba
Il 12 maggio 1981 prendeva il via su Rai Uno una trasmissione destinata a fare epoca e soprattutto a fare proseliti : Mr.Fantasy.Il programma andava in onda in seconda serata e non aveva un giorno fisso,ricordo infatti che lo vedevo il martedì e anche il venerdì se non erro.Il conduttore era Carlo Massarini Dj radiofonico e profondo conoscitore della musica pop-rock internazionale di qualità.Per la prima volta arrivava sulla tv di Stato la musica da vedere,quella dei clips che aveva mandato in orbita negli Stati Uniti il canale Mtv.Grazie a Mr Fantasy per la prima volta si vedevano i video del Boss dei Talkin Heads dei Dire Straits.Grazie a quel programma ho scoperto artisti del calibro di Joe Jackson dei B 52's e tanti altri ancora.C'era spazio poi anche per degli italiani emergenti od emarginati dal grande giro come i Krisma,Garbo e Sergio Caputo.Ovviamente qualche caduta di stile c'è stata,non riuscivo infatti a comprendere perchè insistere su Italian Graffiati di Ivan Cattaneo e poi l'angolo del Signor Grunt con Luzzato Fegiz ancoroggi mi fa dubitare dell'effettiva competenza del soggetto in questione.Nonostante ciò rimane innegabile che si trattasse di un prodotto di qualità e di alto tasso culturale nonchè davvero al passo con i tempi.Se pensate che oggi in seconda serata c'è Vespone e che la critica musicale televisiva è nelle mani di Morgan e Facchinetti come faccio a non incazzarmi e a non essere nostalgico?
sabato 21 novembre 2009
Still Got the Blues
Premetto che il post è esclusivamente dedicato alla canzone e non all'artista che meriterebbe una trattazione a parte molto più esaustiva.
E'un brano del 1990 che appena uscì mi stregò inesorabilmente e nonostante l'abbia ascoltato migliaia di volte mi entusiasma sempre.Oserei dire che è diventato un classico della mia insignificante esistenza.
Aggiungo che nonostante la malinconia di cui è pervaso mi ricorda solo cose belle dell'epoca e mi dà quindi maggior ragione per cantare oggi con Gary il ritornello.
Per evitare facili fraintendimenti sottolineo che non è legato a nessuna storia sentimentale,è solo la colonna sonora di un bel film che però non verrà mai più replicato.
giovedì 19 novembre 2009
mercoledì 18 novembre 2009
THE MEN WHO STARE AT GOATS – L’uomo che fissa le capre
«Questa storia è più vera di quanto possiate credere»
Il film di Grant Heslov ,presentato fuori concorso alla 66 mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e appena uscito nelle sale italiane,è tratto dal libro-inchiesta del reporter Jon Ronson, The men who stare at goats, un libro che tratta della divisione psicologica della macchina militare statunitense e che affronta una delle teorie cospirative più pazzesche che esista, quella per cui ci sono persone molto potenti che utilizzano l’occulto per controllarci.
Il film è scioccante ed esilarante al tempo stesso, una combinazione inquietante.
Uno dei personaggi principali della pellicola è il Colonnello Bill Django (Jeff Bridges),reduce del Vietnam che nel 1979 presentò al Pentagono il suo Manuale del Primo Battaglione Terra, un tentativo di ridisegnare in chiave new age le forze armate statunitensi. Queste forze speciali,approvate ufficialmente dal governo americano, si proponevano di trovare nuovi metodi non distruttivi per combattere le guerre:musiche ambient per rilassare il nemico, fiori simbolo di pace e amore, manipolazioni psichiche in grado di fermare il battito del cuore di una capra solo con lo sguardo, regolatori di ginseng, strumenti divinatori,lsd. L’esperimento fallì e il Primo Battaglione Terra fu’ smantellato.
Bob Wilton (Ewan McGregor) è un giornalista appena lasciato dalla moglie che vuole riscattare se stesso. Decide così di partire per i territori di guerra, alla ricerca dello scoop della sua vita, dove incontra casualmente Lyn Cassady (Gorge Clooney), ex membro scelto dello smantellato reparto dell'esercito americano dedicato alla ricerca di metodi di combattimento psichici, e decide di seguirlo alla ricerca di Django e di se stesso. I due ritroveranno l’ex Colonnello hippy richiamato al lavoro in un campo di prigionia in mezzo al deserto dove i prigionieri vengono torturati, rinchiusi in container, con l’ascolto continuo di canzoni per bambini e luci psichedeliche e dove dieci capre sono rinchiuse in un capannone segreto.
Una riflessione sulla politica americana odierna, sull’organizzazione del suo orgoglio più grande,l’esercito, e sulla sconfitta della generazione del flower power.
Il film di Grant Heslov ,presentato fuori concorso alla 66 mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e appena uscito nelle sale italiane,è tratto dal libro-inchiesta del reporter Jon Ronson, The men who stare at goats, un libro che tratta della divisione psicologica della macchina militare statunitense e che affronta una delle teorie cospirative più pazzesche che esista, quella per cui ci sono persone molto potenti che utilizzano l’occulto per controllarci.
Il film è scioccante ed esilarante al tempo stesso, una combinazione inquietante.
Uno dei personaggi principali della pellicola è il Colonnello Bill Django (Jeff Bridges),reduce del Vietnam che nel 1979 presentò al Pentagono il suo Manuale del Primo Battaglione Terra, un tentativo di ridisegnare in chiave new age le forze armate statunitensi. Queste forze speciali,approvate ufficialmente dal governo americano, si proponevano di trovare nuovi metodi non distruttivi per combattere le guerre:musiche ambient per rilassare il nemico, fiori simbolo di pace e amore, manipolazioni psichiche in grado di fermare il battito del cuore di una capra solo con lo sguardo, regolatori di ginseng, strumenti divinatori,lsd. L’esperimento fallì e il Primo Battaglione Terra fu’ smantellato.
Bob Wilton (Ewan McGregor) è un giornalista appena lasciato dalla moglie che vuole riscattare se stesso. Decide così di partire per i territori di guerra, alla ricerca dello scoop della sua vita, dove incontra casualmente Lyn Cassady (Gorge Clooney), ex membro scelto dello smantellato reparto dell'esercito americano dedicato alla ricerca di metodi di combattimento psichici, e decide di seguirlo alla ricerca di Django e di se stesso. I due ritroveranno l’ex Colonnello hippy richiamato al lavoro in un campo di prigionia in mezzo al deserto dove i prigionieri vengono torturati, rinchiusi in container, con l’ascolto continuo di canzoni per bambini e luci psichedeliche e dove dieci capre sono rinchiuse in un capannone segreto.
Una riflessione sulla politica americana odierna, sull’organizzazione del suo orgoglio più grande,l’esercito, e sulla sconfitta della generazione del flower power.
martedì 17 novembre 2009
El Pueblo Unido.....
La policía te está extorsionando pero ellos viven de lo que tu
estas pagando
y si te tratan como un delincuente, no es tu culpa dale gracias
al regente.
Hay que arrancar el problema de raíz y cambiar el gobierno de
nuestro país.
A la gente que está en la burocracia, a esa gente que le gustan
las migajas.
Yo por eso me quejo y me quejo porque aquí es donde vivo y yo ya
no soy
pendejo, que no watchas los puestos del gobierno hay personas que
se están
enriqueciendo.
Gente que vive en la pobreza y nadie hace nada porque a nadie le
interesa.
La gente de arriba te detesta y hay más gente que quiere que
caigan sus cabezas.
Si le das más poder al poder, más duro te van a venir a joder,
porque fuimos potencia mundial y somos pobres nos manejan mal.
Coro:
Dame, dame, dame todo el power para que te demos en la madre,
give me, give me todo el poder so I can come around to joder.
Porque no nacimos donde no hay que comer,
no hay porque preguntarnos cómo le vamos a hacer?
Si nos pintan como unos huevones, no lo somos. Viva México
cabrones¡
que se sienta el power mexicano que se sienta todos juntos,
como hermanos porque somos más y jalamos más parejo,
porque estar siguiendo a una bola de pendejos?
que nos llevan por donde les conviene y es nuestro sudor lo que
los mantiene,
los mantiene comiendo el pan caliente y ese pan es el de nuestra
gente.
Coro:
Dame, dame, dame todo el power para que te demos en la madre,
give me, give me todo el poder so I can come around to joder
Il post del Russo di oggi mi ha spinto a farvi ascoltare questa canzone del 98 del gruppo messicano Molotov il cui testo originale è riportato qui sopra.Credo che il senso delle parole si sposi bene con la situazione messa in evidenza dall'amico Russo.Spero che non ci sia bisogno di traduzione in Italiano,mi sembra abbastanza chiaro.Nel caso aggiungerò qualche nota.
lunedì 16 novembre 2009
Onestà Intellettuale.
Sarebbe troppo facile esprimere solidarietà ed ammirazione per il testo della nuova canzone di Franco Battiato Inneres Auge.Il tema del mio dibattere è un altro ma rimane sempre riferito a questo brano che potete ascoltare ad inizio post.Secondo voi un musicista della levatura del Maestro Battiato quanti minuti ha impiegato per comporre la musica di questo pezzo? 2? Io credo anche meno.Tra l'altro ho trovato avvilenti i peana innalzati a lui da giornalisti di settore che accostano questa canzone all'altra invettiva sulla decadenza italiana di parecchi anni fa Povera Patria.In quel caso la struttura melodica era molto più elaborata e sicuramente di maggior classe.Onestà intellettuale esige che si dica,a prescindere dalla indiscussa grandezza artistica del personaggio in questione,che Inneres Auge ha una rilevanza musicale men che modesta!
domenica 15 novembre 2009
Il Travaglio di Mamma Lupa
Lunga gestazione quella del nuovo album dei Wolfmother,ci sono infatti voluti più più di 3 anni per dare un seguito al fortunato debutto del 2006,ma alla fine la pazienza è stata premiata ed ecco pronto Cosmic Egg.
I motivi del ritardo sono in buona parte imputabili al fatto che Andrew Stockdale,cantante chitarrista ed autore dei brani,ha voluto rivoluzionare completamente la formazione della band a tal punto che lui è l'unico rimasto della line-up che incise il primo disco.
Tutto ciò devo dire non ha influito più di tanto sul genere proposto dal gruppo che rimane un Hard-Rock decisamente robusto di derivazione anni 70 con fortissime influenze zeppeliniane.Per averne una conferma è sufficiente dare un ascolto al clip che propongo all'inizio del post dedicato al singolo che ha anticipato di circa un mese l'uscita dell'album : New Moon Rising.Per dare un'idea più completa del gruppo ho voluto inserire a fine post anche il file audio di California Queen che è uno dei brani che preferisco soprattutto per il tiratissimo riff che rimanda vagamente a qualcosa degli Stooges.Disco in complesso molto compatto che oltre al continuo tributo alla coppia Page-Plant attinge a volte anche a qualche riff di Angus ( mica per niente sono australiani )e a qualche melodia beatlesiana.
Difetto principale : il rischio di trasformarsi in una tribute-band degli Zeppelin e che tranne la ballata Far Away non hanno potenziali hit da classifica.Se vi dovesse capitare vi consiglio comunque vivamente anche l'ascolto del brano che chiude l'album : Violence of the Sun con una struttura che ricorda molto Comfortably Numb dei Floyd.A prescindere dalla poca originalità dal vivo rendono molto e come dicono oltre Oceano It's Kick-Ass Rock'n'Roll!
venerdì 13 novembre 2009
Il salvabile non è stato salvato
Feste di piazza
Le carte colorate
Gli sguardi sempre ben disposti
A dolci ed aranciate
I capi in testa
Con i distintivi sfavillanti
Si sbracciano come dannati
Solo per sentirsi piu' importanti
Sale sul palco
Il numero 24 dalla lista
Che per far pressa sulla folla
Continua a ripetere
E' ora di finirla adesso basta!
Tutti d'accordo
E si puo' andare avanti
E come previsto dal programma
Arrivano i cantanti
Adesso e' il turno
Di quello un po' introverso
Che mentre si esibisce stancamente
Pensa che e' solo tempo perso
E tutto a un tratto
Arriva l'attrazione
La gente applaude nervosamente
Per mascherare un po' di delusione
Tutto e' finito
Si smonta il palco in fretta
Perche' anche l'ultimo degli addetti ai lavori
Ci ha a casa qualcuno che l'aspetta
Restano sparsi
Disordinatamente
I vuoti a perdere mentali
Abbandonati dalla gente
Dalla gente
Abbandonati dalla gente....
Ho voluto riprendere il testo di questa grande canzone di Edoardo Bennato perchè penso che il ritratto dell'Italia di 35 anni fa sia purtroppo per molti aspetti ancora attuale.L'unica differenza è che sono aumentati in maniera esponenziale i vuoti a perdere mentali delle persone.
giovedì 12 novembre 2009
Un Uomo in Casa
Visto che la televisione generalista scontenta moltissime persone con i suoi palinsesti ,vi propongo un tuffo nel passato per riscoprire una bellissima serie di telefilms che andò in onda in Italia nell'autunno del 1978 su Rai 2 e che si intitolava Un Uomo in Casa.Il titolo originale inglese era A Man about the House e trasudava British style da ogni scena,motivo per cui probabilmente me ne invaghì perdutamente.La trama è pittosto semplice : un ragazzo di nome Robin Tripp,aspirante cuoco di Southampton,si trasferisce a Londra e condivide l'appartamento con 2 ragazze.Per evitare il veto imposto dal padrone di casa ,il signor George Roper,alla convivenza promiscua tra uomini e donne Robin si finge gay e ottiene così di poter rimanere.Altri protagonisti della serie erano Mildred,attempata moglie del signor Roper ma molto sensibile al fascino maschile e Larry compagno di merende di Robin.
La serie ottenne così tanto successo che generò 2 spin off : George e Mildred e Il Nido di Robin.Al contrario di molti altri telefilms,purtroppo,questo non è mai stato replicato sulle reti nazionali,anche se sulle reti berlusconiane ne venne proposta una versione americana qualche anno dopo dal titolo 3 Cuori in Affitto con John Ritter come protagonista maschile.Devo però aggiungere che la classe e la raffinatezza dell'originale inglese non vennero neanche sfiorati dal remake a stelle e striscie.
martedì 10 novembre 2009
Che Coppia!
Lo scorso mese di luglio,come documentano 2 vecchi post di questo blog,ho avuto la fortuna di poter vedere questi 2 Campioni del Rock'n'Roll in concerto : Bruce a Torino e John a Piazzola sul Brenta.Non so quale potrebbe essere la mia reazione se un domani me li dovessi trovare sul palco insieme come nelle foto all'inizio del post.Nell'attesa del lieto evento mi accontento di ascoltarli insieme nel brano When will I be loved che è tra l'altro il primo singolo dal nuovo album di Fogerty The blue Ridge Rangers ride again.
lunedì 9 novembre 2009
Fu vera gloria?
Nonostante nel titolo del post sia citata un'ode di manzoniana memoria non vi voglio riportare al 5 maggio 1821 ma bensì al 22 giugno 1974.
Per l'ultima giornata del girone eliminatorio della fase finale dei Campionati del Mondo di calcio che quell'anno si svolsero nella Germania Federale,allo stadio di Amburgo,si sfidarono le rappresentative delle 2 Germanie.Il risultato finale di 1 a 0 per i tedeschi dell'Est valicò prevedibilmente quelli che erano i significati di un semplice avvenimento sportivo.Nello scontro ideologico tra 2 modi opposti di intendere il mondo, il gol di Jurgen Sparwasser ,a poco più di 10 minuti dalla fine, parve segnare un punto a favore del blocco comunista.L'autore della rete divenne all'istante l'eroe di tutti i proletari che vedevano in quella vittoria l'inizio della riscossa sul Capitalismo.In realtà quella partita può essere tranquillamente considerata come uno dei tanti tarocchi della storia del calcio,in quanto alla Germania Ovest conveniva perdere quell'incontro e difatti così facendo evitò in un colpo solo un secondo girone molto rischioso vista la presenza di Brasile Argentina ed Olanda,vero e proprio spauracchio di quell'edizione.
Risultato di tutto ciò fu che la Germania Ovest si qualificò con una certa tranquillità per la finale e vinse il titolo contro l'Olanda,mentre la Germania Est terminò stritolata in un girone troppo difficile.
Dovere di cronaca esige che si ricordi che l'eroe "comunista" Sparwasser dopo alcuni tentativi bloccati dalla burocrazia del suo paese riuscì alla fine a fuggire a Ovest nell'88.
Ho voluto parlarvi di questa vicenda proprio oggi che si celebra il ventennale della caduta del Muro di Berlino perchè mi hanno molto colpito le dichiarazioni rilasciate da Jurgen Sparwasser a riguardo di quell'evento e che vi voglio riportare integralmente :"...Mi aspettavo qualcosa di più per l'Est.E'stato distrutto,per soldi,tutto quanto era DDR,senza capire di salvare la parte buona : l'educazione scolastica e sportiva,la solidarietà sociale.Volevamo la libertà e la meritavamo : non so se tutti oggi siano veramente felici."
domenica 8 novembre 2009
L'altro Bruce sta con i Casinari
E' uscito da circa un mese e mezzo il nuovo album di Bruce Hornsby and the Noisemakers dal titolo Levitate.Molti di voi sicuramente ricorderanno questo artista per il grande successo ottenuto insieme al suo primo gruppo The Range sul finire degli anni 80 e soprattutto per il forunatissimo singolo The way it is.Dopo una collaborazione di circa 2 anni con i Greteful Dead di Jerry Garcia Bruce si è concentrato sulla carriera solista pubblicando 2 ottimi albums nel 93 e nel 95 che in Europa però non hanno avuto grosso riscontro di pubblico.Dall'inizio del nuovo millennio Bruce si fa accompagnare dai Noisemakers e Levitate è il quarto capitolo di questa avventura.Si tratta di un disco sicuramente variegato dove Hornsby dimostra tutta la sua ecletticità passando dal folk al rock-blues al pop jazzato sino ad indossare quasi i panni del crooner.L'album è stato anticipato a giugno dalla title-track proposta come singolo ( scelta davvero azzardata ),in contemporanea invece all'uscita del disco viene ora proposto come brano di punta Prairie Dog Town che a mio giudizio dovrebbe destare l'entusiasmo di qualche blogger amico data l'atmosfera da Far-West che riesce ad evocare.All'inizio del post potete ascoltare la versione live di Space is the place,brano che in studio vede la partecipazione di Eric Clapton nell'assolo centrale di chitarra.
Sull'opera pende l'accusa di essere troppo ibrida per l'elevato numero di generi musicali che vengono citati ed è anche destinata ad un pubblico di nicchia visto l'evidente basso potenziale commerciale.
Nonostante tutto ciò a me,per quel che può contare,è piaciuto molto.
Istruzioni per l'uso : al fine di poterlo apprezzare appieno si consiglia vivamente l'ascolto solo dal tardo pomeriggio in avanti.
venerdì 6 novembre 2009
Due piccioni con una fava
Con questo post colgo l'occasione per celebrare un film meraviglioso ed una bellissima canzone.Spero di ricevere commenti non solo dai musicofili ma soprattutto dai cinefili perchè la pellicola a cui faccio riferimento è uno dei capolavori della cinematografia mondiale degli ultimi 40 anni : Nasville di Robert Altman.
L'opera risale al 1975 ed ha un grandissimo pregio ovverossia quello di non essere mai stata doppiata,anche in Italia quando uscì nelle sale era disponibile solo la versione con i sottotitoli.A mio modesto giudizio resta la performance migliore del maestro americano con uno spaccato impareggiabile della società statinitense degli anni 70 ma con tematiche tremendamente valide anche oggi.Innegabile nell'economia della narrazione l'importanza della colonna sonora che a volte arriva con i testi delle canzoni a sostituirsi ai dialoghi stessi degli attori.Una delle prove più fulgide la troviamo nel brano all'inizio del post : I'm easy di Keith Carradine che è anche autore del pezzo It don't worry me che conclude magistralmente una vera e propria pietra miliare del cinema d'autore del secolo scorso.
giovedì 5 novembre 2009
Ultra...Musica
Oggi di scena sulle pagine di questo blog una grande band che guarda caso viene, tanto per cambiare,dalla Scozia.Sto evidentemente parlando di Midge Ure e dei suoi Ultravox.Se fossi uno che se la tira,se fossi un vero intellettuale musicale avrei ovviamente postato un brano del primo periodo degli Ultravox quando le redini del gruppo erano per buona parte in mano al celebratissimo John Foxx,ma dato che in fin dei conti sono un emotivo viscerale ho voluto dare priorità al periodo degli Ultravox che amo di più.Nel video che ho inserito all'inizio del post siamo nell'84,anno in cui esce un bellissimo album dal titolo Lament che oltre One Small Day contiene anche la mitica Dancin'with tears in my Eyes,Man of two Worlds e l'affascinante title-track.A livello di sound credo che questo gruppo sia stato uno dei più influenti del periodo tanto che molte bands di oggi traggono evidente ispirazione dalle loro canzoni.In realtà il mio disco preferito è Quartet del 1982 ma il Tubo non mi consentiva la visualizzazione dei clips e quindi ho ripiegato su questo che comunque apprezzo tantissimo.
Nota triste della vicenda personale di Midge Ure è che in Italia il suo brano più noto Breathe è estratto da un album solista di metà anni 90 ed assurto a fama nazionale perchè colonna sonora di uno spot televisivo di una nota marca di orologi.
Tra l'altro quella canzone non è neanche lontanamente paragonabile ai classici scritti dal nostro qualche anno prima.D'altra parte si sa che sotto questo punto di vista,e non solo,riusciamo sempre a distinguerci!
mercoledì 4 novembre 2009
La Prinz senza ritorno!
Ed ecco amici un mito di un' epoca;non so se sia da considerarsi più negativo o positivo,ma indiscutibilmente questa autovettura verrà ricordata come emblema di un certo periodo storico.Il controverso ma irresistibile fascino di questo originalissimo mezzo di locomozione ha influenzato talmente il costume degli anni 70 che divenne protagonista di una consuetudine apotropaica tra i giovinetti di quegli anni.Era difatti molto in voga tra i bambini lombardi,non so se capitava anche altrove,al momento del fatidico avvistamento girarsi rapidamente verso il compagno più vicino e pronunciare l'anatemica frase : "..tua Prinz senza ritorno!"
Per salvarsi da tale maleficio c'era solo una via d'uscita : ripassarla il più rapidamente possibile a chi ti stava più vicino altrimenti erano dolori;se poi la Prinz in questione era verde la quantità di sfiga che ti poteva cadere addosso aumentava in maniera esponenziale.
Onestamente non ho mai capito perchè si attribuisse a quella macchina lì questo potere di amuleto negativo,certo è che se alla base della leggenda metropolitana c'era un minimo fondo di verità allora vuol dire che i dirigenti dell'Inter di quegli anni ne hanno viste davvero tante!!
martedì 3 novembre 2009
Qui gatta non ci Cova più.....
Domenica scorsa si è svolta a New York la tradizionale Maratona,diventata nel corso degli anni uno degli avvenimenti ,sportivi e non, più seguiti nel mondo.Tra i partecipanti c'era anche una vecchia gloria dell'atletica leggera italiana : Alberto Cova.Per chi non lo sapesse Alberto è stato il più grande fondista della storia italiana essendosi laureato nel 1982 campione europeo ad Atene,nel 1983 campione del mondo ad Helsinki e campione olimpico nel 1984 a Los Angeles.All'inizio del post ho inserito il video di quelle tre fantastiche imprese con il commento originale dell'indimenticato ed indimenticabile Paolo Rosi.Tornando a Cova purtroppo,come altri suoi colleghi ( Mennea,Simeoni ),una volta terminata la carriera agonistica non ha saputo resistere al fascino della carriera politica riuscendo addirittura ad essere eletto alla Camera nel 1994 nelle fila di Forza Italia,al contrario che in pista però l'impresa non si è ripetuta nel 96 quando è stato battuto dal candidato della Lega Nord.Vista l'età e la desuetudine all'allenamento nessuno si aspettava che Cova potesse vincere o raggiungere un piazzamento di prestigio nella gara di domenica,onestamente però non mi sarei mai aspettato che finisse alle spalle pure del popolare presentatore di Radio Dee Jay Linus.
Evidentemente correre dietro alle poltrone berlusconiane gli ha fatto perdere la gamba oltre che la faccia!!
lunedì 2 novembre 2009
Onore al merito
Due settimane fa nella mia pubblicizzata partecipazione a Vinylmania ho avuto la fortuna di assistere alla performance live di un cantautore,per me ancora sconosciuto,che si chiama Giancarlo Frigieri.Senza voler essere fraintesi si è trattato per quanto mi riguarda del classico "colpo di fulmine" musicale.Appena tornato a casa ho cercato di trovare informazioni più esaurienti sul cantante in questione ed ho scoperto che dopo anni di militanza in vari gruppi e dopo un inizio di carriera solista con canzoni scritte e cantate in inglese questo artista, originario di Sassuolo, ha deciso di inziare a comporre in italiano.Il risultato è stato un album dal titolo L'età della ragione,canzone di cui ho inserito la versione live all'inizio del post,che è valso a Giancarlo il premio come miglior disco autoprodotto al Premio Italiano della Musica Indipendente di quest'anno.
Probabilmente alcuni dei miei lettori lo conoscono già,spero però,anche se consapevole dei mezzi limitati di questo blog,di poter contribuire alla divulgazione di un prodotto italiano di qualità.Francamente ne ho pieno le scatole di pseudo-artisti costruiti a tavolino per le esigenze dell'audience televisiva,quindi ben vengano personaggi autentici che hanno un messaggio concreto da comunicare e poco importa se qualcuno dirà che ricorda un misto di Guccini-Bennato perchè anche loro,come tutti,sono figli di Bob Dylan.
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