sabato 6 febbraio 2010

Garage

Un dramma travestito da fiaba che racconta le sfumature di un'amicizia particolare



Regia: Leonard Abrahamson
Sceneggiatura: Mark O'Halloran
Attori: Pat Shortt, Anne-Marie Duff, Conor Ryan, Don Wycherley, Andrew Bennet, Denis Conway, Tom Hickey, George Costigan, John Keogh
Paese: Irlanda 2007
Genere: Commedia Drammatica
Durata: 85 Min

Josie lavora in una fatiscente pompa di benzina nella periferia di una piccola cittadina irlandese. Gran lavoratore, Josie ubbidisce senza resistenza al suo capo, un ex-compagno di scuola che gli ha dato il lavoro. Josie è una persona limitata, solitaria e tuttavia irriducibilmente ottimista e a modo suo felice;è quello che una volta veniva chiamato “lo scemo del villaggio”. Josie è considerato dai suoi vicini di casa come un “innocuo disadattato”, tanto amato da alcuni quanto sfruttato e schernito da altri. Quando viene deciso che la pompa di benzina resti aperta anche durante il week-end, viene affiancato nel lavoro da David, giovane apprendista quindicenne altrettanto solo e a suo modo disadattato. David e Josie stringono un sincero e paritario rapporto di amicizia, si confidano l’ uno con l’ altro e condividono le stesse abitudini; spesso si ritrovano a bere lattine di birra vicino ai binari della ferrovia insieme ai ragazzi del posto o sul retro del garage. Josie scopre così di avere dentro di sé desideri inespressi e mai soddisfatti. Ma è proprio l’acquisizione di questa nuova consapevolezza a segnare l’inizio della fine. Fino a quando Josie resta nel recinto che gli è stato creato dai cosiddetti normali accettando l’elemosina di qualche mela mezza marcia, senza osare alzare la testa o provare a scavalcare la recinzione, va tutto bene,ma non appena prova a spezzare la fune che lo tiene bloccato nell’angolo la meschina ottusità dei sani, degli inseriti nella società, degli ipocriti, stringe quella fune intorno al collo un po’ più forte.
Come i cuccioli annegati nel fiume “per il loro bene”, così Josie,sopraffatto dalle maldicenze e dalla vergogna per qualcosa a cui non riesce a dare un nome, decide di farsi del bene.

6 commenti:

Greis ha detto...

Permesso? Euterpe posso entrare nell’ORECCHIO?

Bentrovati tutti da Grace :-)

Per commentare il tuo post basta dire che sostanzialmente la questione è UNA.
Quello che i cosiddetti normali non capiscono è che nel recinto ci si sono chiusi da soli con le assi massicce delle loro superstizioni, fissazioni irrazionali e pregiudizi.
Ma sono fortunati.
Quando i presunti sani proveranno a spezzare le fune che li tiene bloccati nell’angolo delle loro meschina ottusità, troveranno delle persone limitate, solitarie e tuttavia irriducibilmente ottimiste e a modo loro felici, che saranno prontamente disposte ad aiutarli.

Euterpe ha detto...

@Grace: Benvenuta nell'orecchio Grace!

Greis ha detto...

Dovrei cambiare nome :
Grace (ma AMPLIFON);-)
Eh beh..quando l'estetica incontra l'alta tecnologia!
Scusami..sono l'ISAURA dell'UMORISMO!;-)

Ernest ha detto...

da vedere assolutamente, terapia contri i recinti che ci mettono attorno e a volte ci mettiamo
saluti

Maurizio Pratelli ha detto...

mi avete convinto, che trovo il dvd?

Euterpe ha detto...

@Maurizio Pratelli: si,si,il dvd si trova anche tra gli scaffali di blockbuster