mercoledì 30 settembre 2009

TAKING WOODSTOCK - L’avventura eroicomica del ragazzo che salvò il festival

“Benvenuti al festival di Woodstock. Benvenuti a casa.”

Se aveste la possibilità di viaggiare a ritroso nel tempo, dove scegliereste di scendere?
Io non ho dubbi.Agosto 1969.White Lake.Fattoria di Max Yasgur.Festival di Woodstock.
In attesa dell’uscita nelle sale del film di Ang Lee presentato quest’anno a Cannes,ho letto il libro scritto da Elliot Tiber con Tom Monte da cui è stata tratta l’omonima pellicola.
A true story of a RIOT, a CONCERT,and a LIFE.
Il libro è il dietro le quinte, visto attraverso gli occhi dell’autore,del Festival che segnò la storia della musica e di tanti giovani che,nonostante il Vietnam,vivevano ancora nell’utopia di un mondo di pace amore e musica.
La storia vera raccontata è quella dell’organizzazione del Festival di Woodstock, sfrattato dalla sua location originale per paura di quello che sarebbe,ed è stato, potuto essere e accolto,con numerose riserve, dalla cittadina di White Lake grazie ad una telefonata di Elliot Tiber,presidente della Camera di Commercio di Bethel e detentore di una licenza per organizzare un festival di arte e musica, a Michael Lang.
La rivolta a cui fa riferimento il titolo originale è quella celebrata da una generazione in nome della libertà di essere sé stessi contro il conformismo moralista della società del dopoguerra. Ed è anche quella personale di Tiber verso la conquista dell’affermazione sociale della propria omosessualità.
Il concerto naturalmente è quello leggendario che iniziò alle cinque del pomeriggio del 15 agosto del 1969con le note di Freedom suonate da Richie Havens e che per tre giorni vide alternarsi sul palco artisti del calibro di Janis Joplin,Carlos Santana,The Who,Creedence Clearwater Revival,Jimi Hendrix,Jefferson Airplane,Grateful Dead.Tim Hardin,Melanie,Arlo Guthrie,Joan Baez,Country Joe & The Fish,John Sebastian,Sly and the Family Stone,Joe Cocker,Blood Sweat and Tears,Crosby,Stills,Nash and Young,Sha Na Na.
La vita è quella di Elliot Tiber,giovane ebreo dalla famiglia border line che si ritrova a vivere due vite a metà: interior designer omosessuale a New York ed erede eterosessuale del fatiscente motel di famiglia ,El Monaco, a Bethel. Vita che cambia per sempre nel momento in cui atterra nel giardino del motel l’elicottero con a bordo Mike Lang e il Festival di Woodstock.

In attesa che una nuova Woodstock soffi via la polvere che ci ricopre...


8 commenti:

Anonimo ha detto...

Uhm questa recensione è accattivante. E devo ammettere che le storie a proposito di quel periodo mi sono sempre piaciute.

Lucien ha detto...

Come scelta temporale mi sembra proprio una delle migliori possibili.
Lo sto aspettando. Non questo, ma il prossimo weekend.

Leandro Giovannini ha detto...

e non era sponsorizzata da heineken!!

riccardo uccheddu ha detto...

Non ho ancora visto il film, ma lo vedrò.
Certo, oggi un'altra Woodstock sarebbe impossibile.
Sai quanto ci stresserebbero con 'sta storia della sicurezza?
Ma è tristissimo che sia così e penso proprio che questa insistenza sulla sicurezza sia un modo per non far incontrare le persone, per impedire loro di dire quel che credono, che vogliono, che sperano.
Ed anche, lo dico senza timore di passare per demodè, per non far cambiare il sistema.
Quel che è lontanissimo dal terrorismo perchè come diceva John Lennon: "Non bombardate Wall Street", ma appunto, "cambiate il sistema."
Woodstock ha incarnato quel sogno e come ha detto in una bella intervista il grande Bruce: "Molti di quegli ideali andrebbero salvati dalla derisione e dal disprezzo."
Scusa la lunghezza e buona giornata!

josevimo ha detto...

Hola estimado Euterpe Como contestación a tu pregunta: En todos los idiomas el traductor creo que funciona por un estilo, no se pueden pedir peras a un Olmo pero yo sí creo que cumple una función importante pues te sirve para coger la idea fundamental de lo escrito y para una máquina pienso que es suficiente. Sobre Wodstock que decir que no se haya dicho pero tanto como elegir esa fecha para hacer un viaje en el tiempo quizás sea un tanto exagerado.
Un abrazo.

Dafnefairy ha detto...

Non vedo l'ora di vedere il film!

silvano ha detto...

Woodstock 2? Purtroppo impossibile. Però quanto son polverosi i ragazzi d'oggi, non tutti, ma quelli rappresentati dai media. Stay rock - stay FREE.
ciao.

Anonimo ha detto...

eeeeeeeeehhhhhh ke k d m