venerdì 2 luglio 2010

Lentamente Muore - Martha Medeiros


Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e non cambia il colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi fa della televisione il suo guru
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco ed i puntini sulle “i”
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all’errore ed ai sentimenti

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incerto pur di inseguire un sogno
chi non si permette, almeno per una volta nella vita,
di fuggire i consigli sensati

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso

Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare
Muore lentamente chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce

Evitiamo la morte a piccole dosi
ricordando sempre che l’essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l’ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità

8 commenti:

Greis ha detto...

Sforziamoci di restare tra coloro che LENTAMENTE VIVONO!
Saluti e baci da una che si lamenta per niente e troppo spesso! :-(
Profondo respiro e TANTA PAZIENZA!
Viaaaaa!!!

Andrea La Rovere ha detto...

Peccato che questi versi,filosoficamente condivisibili,ma piuttosto banali dal punto di vista artistico,non siano del grande Neruda,ma di Martha Medeiros!!Ma sei in "buona" compagnia,tempo fa anche Mastella fece una bella gaffe volendo fare una citazione colta,e inoltre molti siti la riportano con Neruda come autore. :)

ReAnto ha detto...

Stampai in due copie questa poesia di Pablo, a suo tempo. Una copia per il mio studio ed è sempre lì appesa. Una copia per il pollaio. Quella del pollaio è stata coperta :( con un Brad Pitt semi...nudo :(
Questa poesia ogni tanto va tirata fuori. Grazie

Euterpe ha detto...

@Andrea:grazie per la precisazione...provvedo subito a correggere...effettivamente mi era venuto il dubbio di ricordare qualcosa a riguardo,chiedo scusa e preciso che la gaffe l'ho fatta io, la parte femminile dell'orecchio;la parte maschile dell'orecchio non avrebbe mai potuto commettere un simile errore!

Ernest ha detto...

Commovente incredibile e vera
versi indimenticabili
un saluto

ReAnto ha detto...

@Andrea - grazie :(

Maurizio Pratelli ha detto...

concordo con andrea. e mi picciono le piccole dosi.

ReAnto ha detto...

Passa da me , oltre a nuovi post sulle viper, c'è un premio per te . Ciao