mercoledì 19 agosto 2009

Meditazioni Mitteleuropee


In un' estate dove tutto è stato all'insegna del non programmato anche la vacanza ( seppur breve ) si è adeguata allo stile.La destinazione prescelta è stata una città splendida e sintomatica per il sottoscritto : Praga.Ci ero stato esattamente 20 anni fa, circa una settimana prima dell'inizio della rivoluzione di Velluto che segnò la fine del Comunismo e ci ero poi tornato nel 2005 per lavoro.Già 4 anni fa mi ero reso conto dell'immenso cambiamento che si era verificato ma questa volta ho avuto ovviamente più tempo per valutarne la portata.La prima cosa che ha richiamato la mia attenzione è stato il fatto che in un luogo dove 20 anni fa se non parlavi russo o tedesco dovevi ricorrere al linguaggio dei gesti oggi puoi tranquillamente comunicare in inglese perchè chi prima non lo sapeva se l'è studiato e tutte le nuove generazioni hanno usufruito di un sistema scolastico che è stato adeguato alle esigenze di un mercato internazionale.A questo punto il primo quesito che mi sorge spontaneo è come mai nella maggior parte delle attività pubbliche del nostro Paese è molto difficile trovare qualcuno che sappia effettivamente destreggiarsi con una lingua straniera,eppure lo studio dell'inglese non è stato vietato per 40 anni ! Altro dato significativo ma inquietante allo stesso tempo , soprattutto per un italiano, è che in meno di 20 anni la città non è stata ricostruita ma sicuramente ripulita restaurata ed ammodernata senza con questo snaturare l'identità artistica e culturale della sua pluricentenaria tradizione.La manutenzione riesce a rivaleggiare con i paesi scandinavi il trasporto pubblico è decisamente efficiente e il centro storico è quasi tutto isola pedonale con pochissime deroghe.Poche settimane fa ho letto che secondo uno studio dell'Ocse l'Italia è il paese che nel mondo è meno progredito negli ultimi 20 anni!!!D'altra parte ci sarà pure un motivo per cui a Milano ci vogliono 5 anni per fare 4 fermate di una nuova linea del Metro mentre a Madrid in 10 anni ne hanno fatte 7 di nuove linee intere!!!!
Venendo invece ad argomenti più musicali il magnete del vinile che alberga dentro di me mi ha portato ,senza cercarlo per forza, davanti ad un negozio di dischi di seconda mano.Mi ha fatto un certo effetto condividere le mie ricerche di tesori del passato con una coppia di trentenni russi che si entusiasmavano ogni volta che trovavano un grande album di pop rock anni 80.Probabilmente erano collezionisti o forse proprietari di un negozio equivalente in Russia e visti i prezzi davvero convenienti stavano facendo le scorte per poi farli pagare il triplo una volta tornati a casa.Ultima domanda a proposito di prezzi: come mai gli stessi album che ho trovato a Praga costano tre volte meno degli stessi che trovo a Vinylmania a Milano ma in condizioni decisamente peggiori?
Stanco di farmi domande ho deciso alla fine di dedicarmi alla specialità della casa : la birra ceca, che è quattro volte più buona della nostra e costa quattro volte di meno.

4 commenti:

josevimo ha detto...

Estupendo post. De todas las maneras que lo mires Praga es Praga y Milan es Milan, sin animo de restar méritos a los checos quiero hacerte esta reflexión ¿no es siempre más facil crecer cuando se es pequeño? verdad es que también hace mucho tiempo que no he estado por Milan pero siempre me pareció una gran ciudad.

josevimo ha detto...

Sólo para decirte que hay otra dirección que sale con tu URL. EUTERPE.Blogspot.com de hace 7 años, y me resulta imposible recomendarte en mi blog.

silvano ha detto...

Così ridendo e scherzando hai buttato nel calderone un bel po' di spunti. Non male. Le risposte tra italiani sono ovvie. Mia moglie insegna inglese in una scuola media, e negli ultimi anni le hanno diminuito le ore di lezione per classe. In compenso per mantenere il posto di lavoro ha uamentato il numero di classi in cui insegna e queste, a loro volta, sono aumentate nel numero di alunni. Non occorre essere fini matematici per capire che con queste strategie non si va lontano. Un paio d'anni fa sono stato a Madrid in vancanza e quest'anno sono tornato in Spagna in paritolare a Valencia e a Barcellona. Cosa ti devo dire? Gli spagnoli non li prenderemo mai più. Ci hanno superato da tempo in tutto, ma proprio in tutto. Basta andare all'aeroporto di Barcellona per rendersene conto...impressionante. In effetti non devo convincere te che, mi dicevi ci hai abitato, ma mi piacerebbe che qualche nostro connazionale mettesse piede fuori dall'Italia per rendersi conto di quanto siamo siamo rimasti indietro...
Persino sul vinile!!!
ciao, silvano.

matteo ha detto...

Grande Giovi! Buttati sulla birra che non sbagli mai :-) sui prezzi italiani ce ne sarebbe da discutere per giorni...