Bergamo,4/7/2009 - Jethro Tull in concerto al Lazzaretto
Dopo 41 anni di onorata carriera, i pionieri del progressive rock non rallentano, continuano a suonare per un pubblico in continuo movimento generazionale che sabato scorso non si è arreso nemmeno davanti a un improvviso e violento acquazzone che ha fatto temere l'annullamento del concerto. Naturalmente lorecchiodiafrodite c'era! Ed ha aspettato per due ore sotto la pioggia che il concerto iniziasse...bhe, diciamo che la locomotiva di Ian Anderson e compagni si è adattata alla realtà del paese che li ospitava e ha accumulato un ritardo di due ore in solidarietà ai pendolari italiani...
Ma quando i Jethro Tull hanno iniziato a suonare,non gliene è fregato più niente a nessuno della pioggia che aveva inzuppato i vestiti e dell'attesa. Il pifferaio magico ha iniziato a soffiare nel suo flauto e i topolini sono corsi sotto il palco. Ok, il concerto è durato solo un'ora e mezza e la voce di Ian Anderson non è più quella che ascolto sui vinili, ma la magia del rock è sempre la stessa, capace di incantare perfino la pioggia che ha smesso di cadere alle prime note.
Io ho scoperto i Jethro Tull qualche estate fa,meglio tardi che mai,e la cosa che mi ha subito affascinata è stata la presenza di un leader che invece di suonare la chitarra o le tastiere utilizzava il flauto traverso per fare rock.
Nonostante il maltempo e la durata non prorpio generosa, è stato un concerto intenso e per me anche un po' triste perchè anche in questa occasione ho provato il rimpianto di non avere vissuto un passato a me più congeniale del presente.
5 commenti:
Got to love Bono.
tutte le volte che li vedo mi vien da andar li' e stampargli un bacio in fronte... a quegli omini li'. di ringraziamento. e fare anche un bell'inchino, di quelli profondi e reverenti...
:o)
silvia
di fronte alla grandezza di chi ha fatto la storia questo è l'unico atteggiamento possibile
منتدى سلفيت ws
un grande gruppo, han fatto la storia si
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