Mancano ancora 2 settimane circa all'appuntamento col Veglione di Capodanno ma il tormentone per far scatenare le persone dopo la Mezzanotte con un immancabile pezzo latino ce lo abbiamo già. Dopo un' estate che ha visto primeggiare Maria Gadu ecco un altro pezzo brasiliano ( decisamente più tamarro) interpretato da Michel Telò dal titolo Ai se eu te pego. Non è mia intenzione soffermarmi sulla valenza artistica del brano in questione che può essere peraltro accostato alla Macarena di 15 anni fa, è però interessante notare che come per la Spagna del boom economico di più di 10 anni fa anche per il Brasile sta accadendo la stessa cosa, cioè che il conseguimento di una posizione rilevante nello scacchiere economico mondiale facilita l'esportazione e l'affermazione dei propri prodotti, magari anche quelli musicali che fino a poco tempo prima sarebbero stati assolutamente snobbati.Qualcuno mi potrebbe obiettare che l'Italia in crisi economica da sempre ha comunque continuato ad esportare cantanti di grande successo internazionale vedi Ramazzotti,Pausini,Ferro e perchè no anche Zucchero. Verissimo, ma per fare ciò i suddetti interpreti hanno dovuto riavvolgere il tricolore nella valigia e cantare in spagnolo portoghese od inglese, rinunciando quindi alla lingua madre ed imponendosi non in quanto rappresentanti di una cultura ma come abili promotori di se stessi, che è forse la caratteristica principale dei nati nel Bel Paese.
giovedì 15 dicembre 2011
venerdì 9 dicembre 2011
Delle 2 la prima !
Non pensando di essere il depositario della verità assoluta mi limiterò ad esternare il mio modestissimo parere personale che mi fa preferire la versione di Bonnie Tyler perchè ci trovo per lo meno un tentativo di modificare, quanto meno dal punto di visto dell 'arrangiamento, l'impianto del pezzo, cosa che invece non avviene nell'interpretazione degli Spin Doctors che si fermano ad una discutibile copia carbone dell'inarrivabile John Fogerty.