mercoledì 23 febbraio 2011

Se lo sponsor non ce l'hai....



Curioso episodio quello dei programmatori italiani di radio e televisioni musicali che ultimamente stanno spingendo parecchio questa cantautrice neozelandese che si chiama Brooke Fraser con il suo pezzo Something in the water. Come si può evncere anche da un primo ascolto non è nient'altro che una filastrocchina facilmente assimilabile che, senza fare troppi sforzi, può essere accostata a This is the life di Amy Mc Donald che qualche stagione fà impazzava in mezzo mondo.
Quello che non comprendo è perchè la scelta sia caduta proprio su di lei e su questo pezzo e non per esempio su quest'altra cantautrice inglese che si chiama Claire Nicolson che interpreta Toothpaste and Whisky.Il genere è abbastanza simile anche se quest'ultima , seppur di poco, si fà, a mio giudizio, preferire per qualche venatura blues ed un impianto armonico leggermente più sofisticato.
Solo questione di sponsor?

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Contano i soldi e chi sgancia di più vince

Cannibal Kid ha detto...

beh, a parte gli sponsor e qualche dose di sano culo, direi che in questo caso la differenza è nel "du du du du" radiofonico e ruffiano del pezzo di brooke fraser che invece all'altra canzone manca..

Absinto ha detto...

Toothpaste and Whisky è un titolo spettacolare. Anche il video merita!

unwise ha detto...

i programmatori, almeno quelli a diffusione nazionale, mettono solo quello che le case discografiche pagano per fargli mettere. in pratica la musica che trasmettono è solo pubblicità... vedi radio digei che ha 40 pezzi alla settimana da programmare...e il resto solo parole a vanvera!

DiamondDog ha detto...

beh insomma brooke fraser è un discreta figliola, a me ricorda a tratti carly simon....

Zio Scriba ha detto...

la prima ragazzuola è anche un poco sbiascichenta... problemi di dentiera precoce?
anche a me pare leggermente meglio la seconda canzone, ma fossero anche pari ha ragione unwise: inutile interrogarsi sulle "scelte" della servitù, proprio perché in quanto servitù non sceglie un beato cazzo... Sarebbe come stupirsi del fatto che i servi e i cagnolini e i camerieri del corriere della sera parlino di certi scrittori e non di altri... Meditate, gente, meditate... :-))

Leandro Giovannini ha detto...

Servirebbe un bel repulisti, nei network e nelle case discografiche.

Maurizio Pratelli ha detto...

e nei cervelli della gente! un bel reset

LeNny ha detto...

Servirebbe un bel repulisti, nei network e nelle case discografiche.

Quotone. :)

Ciao.