martedì 23 novembre 2010

Ma tu la vedi Capodistria ?



Nella mia zona ( Lecco città ) la settimana scorsa è avvenuto il passaggio definitivo dal sistema di ricezione televisiva in analogico a quello in digitale meglio conosciuto come switch off.
E' stato curioso notare come la media della popolazione non fosse tecnicamente preparata all'evento, tant'è che io ,che non sono certo un super tecnologico, sto facendo il giro di amici e parenti per sintonizzare decoder o tv di nuova generazione. Non starò a perdere tempo nel descrivere i disagi, a volte davvero diffcili da comprendere, determinati dal fatto che alcuni canali all'interno dello stesso edificio in taluni appartamenti si vedano ed in altri no, generando tra l'altro odiosi attriti che sfociano in provocazioni del tipo "...ma che cazzo vuoi tu che non vedi manco Rai Movie?" oppure " ...parla parla tanto io La 7 la vedo benissimo e quando non piove prendo anche Cielo e La 5 !"
La verità è che come per tante altre cose non c'è stata un'informazione adeguata e questo molte volte ha provocato una deformazione della realtà creando delle aspettative assurde come se il digitale terrstre supportato da quell'aggeggio magico che è il decoder fosse una specie di macchina del tempo capace di riportare in vita cose invece morte e sepolte. Emblematica sotto questo punto di vista è stata la domanda che mi ha rivolto un vecchio conoscente della mia famiglia che mentre parlavamo dei nuovi canali mi ha candidamente chiesto " Ma tu la vedi Capodistria ? ". Colto alla sprovvista e quasi irritato dall'assurda richiesta gli ho risposto che è dagli anni 80 che Capodistria non si vede più. In seguito però sono ritornato con la mente a quegli anni in cui si vedeva quello strano canale di un paese comunista dove però parlavano in italiano e le trasmissioni iniziavano alle 16.45 in inverno ed un'ora dopo quando c'era l'ora legale con un programma dal titolo Odprta meja - Confine aperto. Mi sono ricordato delle mitiche telecronache di calcio e basket di Sergio Tavcer, di improbabili scontri tra il Borac e l'Olimpia Lubiana oppure tra la Jugoplastika ed il Vojvodina. Mi sono ricordato di quei filmetti di seconda serata dove in nome della laicità si vedevano alcune scene osè all'epoca banditissime sulle reti nazionali e soprattutto mi è tornato alla mente mio nonno che si chiedeva perchè e in Jugoslavia, che era terzo mondo, avevano la tv a colori mentre noi no.
Per questo e per mille altri motivi c'è qualcuno di voi che mi sa dire stasera cosa fanno su Capodistria?

8 commenti:

Lucien ha detto...

Che lotta per riuscire a vedere un paio di tette!
E il programma di dediche assurde "mamma, nonna e parenti tutti" su Radio Capodistria? Mi ricordo che lo ascoltavano sempre i miei zii.

Zio Scriba ha detto...

Che bei tempi pionieristici: ci fu un momento in cui l'offerta televisiva sembrava esser diventata immensa, perché oltre alle (due!) reti rai e alla Svizzera (la mia preferita) c'erano pure Capodistria e Montecarlo, che però nella mia zona sfigata non si vedevano, o si intravvedevano malissimo...

Absinto ha detto...

Tele capodistradia era un vulcano di emozioni (cit.)

Harmonica ha detto...

Io mi ricordo pure di Radiocapodistria e di "Bandiera Rossa" passata nel programma di musica a richiesta.

DiamondDog ha detto...

Mi viene da piangere, nel senso della commozione.
La radio libere, le TV libere....tutto distrutto da quello là.

Max ha detto...

Mamma mia che tuffo nel passato...quasi mi commuovo !
Ricordo davvero con emozione le telecronache del basket di Tavcer, competente e preparato come solo il mitico Aldo Giordani in Italia.
Così come ricordo con emozione la Tv Svizzera e le mitiche telecronache del loro campionato di calcio, non ricordo il telecronista ma era davvero bravissimo, e poi si aspettava il
mitico Scacciapensieri ! Ricordate la mezzoretta di cartoni animati con quella sigla assolutamente spassosa e contagiosa ?
Ridateci la vecchia TV...altro che il Digitale terrestre...

LeNny ha detto...

Zio Scriba, dove abiti tu riesci a sentirla bene la radio suisse?


LeNny

Zio Scriba ha detto...

* LeNny
No, è sparita pure quella! La sentivamo sempre a pranzo, le previsoni da Locarno Monti (col Fosco Spinedi che ci faceva spanciare per il vezzo dispettoso di infilare sempre dentro la parola "foschia") e poi quel radiogiornale così sobrio e così poco italiano, ma da qualche anno non c'è più verso di beccarla.